2022 Gioia del Colle Riqualificazione asse viario - ferrariarchitetti

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GIOIA DEL COLLE (BA) - REALIZZAZIONE DELL’ASSE ATTREZZATO "FERROVIA – PIAZZA PLEBISCITO"
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anno: 2022 - SECONDO CLASSIFICATO
con: Ing. Savino Di Tria – Geol. Francesco Bianco – Arch. Flavia Murante - Agr. Francisco Sansiviero
importo: 3.600.000,00
Tipo di consiltazione: Concorso in due fasi
ruolo: Capogruppo del RTP
L’abbandono progressivo delle aree urbane centrali provocato da nuovi modelli di vendita e di terziario, mette in crisi la vita e la funzione di vie e piazze, spazio pubblico un tempo condiviso, dove chiese e mercati erano attrattori, punti di incontro e nucleo dell'immagine della città. Il nostro progetto vuole rifondare questi spazi dove cura dell’ambiente, bellezza e tradizione rappresentano i nuovi attrattori.

Modalità di organizzazione traffico: decongestionamento, sosta, sicurezza. Stretta tra i tracciati paralleli della Ss 100 e della ferrovia, ribaditi anche da quello autostradale, Gioia è storicamente attraversata dalla strada che collega Matera-Altamura con Noci e la Valle d’Itria sfiorando il C.S. (via Garibaldi). Anche per questo il transito delle auto è importante e non va totalmente eliminato. Scopo principale del progetto è incrementare gli spazi pedonali, renderli sicuri, collegarli. Per ottenere questo risultato è evidentemente necessario operare sui flussi di traffico, modificandoli; ma tenendo conto anche del fatto che il mezzo di trasporto privato costituisce, nei piccoli e medi centri, il più importante elemento di mobilità assistita, difficilmente sostituibile da altre modalità (monopattini, biciclette sempre più motorizzate). Il traffico carrabile deve essere ridotto, ma non completamente allontanato, perché flusso vitale per il piccolo commercio e per la vita sociale delle aree urbane centrali: un bisogno particolarmente sentito nei centri minori.
Nella prima fase si è prefigurata la modifica del traffico necessaria per ampliare e unificare aree e percorsi pedonali. In questa fase si è analizzata la rete stradale principale nei percorsi e sensi di marcia (vedi tav.1), ampliando l’analisi all’intera maglia urbana, per meglio comprendere le origini, restringendola poi progressivamente sull’area interessata.
La ridotta sezione della maglia stradale dell’area centrale porta ad avere nella quasi totalità sensi unici e percorsi complessi. Consideriamo i due percorsi principali (direttrice Bari-Taranto e incrocio con Altamura-Noci): gli schemi della tav.1 mostrano le modifiche che la proposta progettuale comporta e le soluzioni compensative, consistenti nell’attraversamento in un secondo punto di via Roma e nell’inversione di un senso di marcia di una strada. I traffici locali si appoggiano a questi due percorsi principali seguendone le sorti. Si è cercato di ridurre al minimo le variazioni di senso di marcia per limitare i disagi che ogni modifica al traffico inizialmente comporta. Il vantaggio è la nascita di un percorso pedonale continuo di circa 500 m comprendente tutte le tre piazze centrali, con una superficie complessiva di circa 14.500 mq.
Il progetto elimina i percorsi carrabili che lambiscono su tre lati pz Plebiscito e attraversano pz Umberto, incompatibili con la pedonalizzazione di queste aree. Si conferma invece l’esistente attraversamento di via Roma (via da Vinci) e a questo se ne aggiunge un secondo per sopperire alla eliminazione dei percorsi carrabili lungo le due piazze. Gli incroci sono resi più sicuri dal rallentamento dei veicoli ottenuto con due dossi artificiali prima e dopo l’incrocio. L’attenzione di automobilisti e pedoni è richiamata da faretti LED incassati nel pavimento a segnare il percorso delle auto. Si mantengono gli esistenti dissuasori in pietra.
La piazza della stazione può sia restare nella sua attuale conformazione, conservando anche gli ingombranti arredi in cls sui due lati di via Roma o, utilizzando via Riondino solo in uscita e modificando le strutture di arredo del lato nord, essere riorganizzata tramite una rotatoria che comprende uno spazio di sosta per la discesa (2 auto) e uno spazio per la sosta breve di sei auto (vedi dis, 1 tav 2). La rotatoria funziona anche mantenendo il doppio senso di via Riondino.
A compensazione della perdita di posti auto a favore della pedonalizzazione, il progetto prevede due aree di parcheggio agli estremi dell’area di intervento. Una, adiacente alla stazione, utilizza un’area ferroviaria impegnata da un binario morto, facilmente acquisibile e offre 55 posti auto, lasciando intatto un percorso parallelo di 4 m per le esigenze ferroviarie. Lungo il muro di cinta corre un filare di lecci, piantati con un passo di circa 10 m. Parallelamente, ogni 4 posti auto (10 m) è previsto un nuovo leccio, sfalsato rispetto a quelli esistenti: si forma una più compatta parete verde, che mitiga la presenza della ferrovia. Per la parte carrabile si prevede un pavimento drenante (tipo Idro-Rain); per la zona di sosta, massetti autobloccanti forati, tipo Evergreen.
In piazza Plebiscito è previsto un parcheggio interrato per circa 70 posti auto. Facilmente accessibile da via Garibaldi e dalla rotatoria di piazza Battisti. Considerando la specifica raccomandazione della Commissione, si è approfondito il progetto dimensionando le strutture e controllandone il costo con un computo metrico. Il terreno è costituito da depositi calcareo-arenarei o sabbie calcarifere. La realizzabilità è confermata dalla presenza attigua del parcheggio interrato sotto la sede Inps. La valutazione porta a una stima inferiore alla somma indicata per l’edilizia nel “quadro economico” del bando. Il parcheggio prende luce e aria dalle aperture sulla rampa di accesso e da due grandi aperture a cielo libero, utili anche a togliere il senso claustrofobico degli spazi interrati. La maggiore (diametro 8,5 m) contiene la scala e l’ascensore, insieme ad un albero (ligustro) che lancia all’esterno la sua chioma. La seconda apertura, di 6 m, ha sul bordo una fioriera con piante pendenti verso il vuoto. Tecnicamente, sarebbe possibile servire con la stessa rampa, ma con una maggiore pendenza, anche un secondo piano interrato.
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